Sono circa un quarto della popolazione europea1 ed entro il 2030 rappresenteranno il 75% della forza lavoro in Europa2. Sono i Millennials, ovvero i nati tra il 1984 ed il 2000, cresciuti in un mondo decisamente diverso rispetto alle precedenti generazioni dei Baby Boomers e Generazione X.
Dopo il benessere degli anni ‘80 e ‘90 in cui di fatto sono cresciuti, per i Millennials è infatti seguito lo shock della crisi finanziaria globale del 2007-2008 e poi quella del 2012, proprio negli anni in cui la maggior parte si affacciava al mondo del lavoro. Quando l’economia iniziava a stabilizzarsi, è arrivata la pandemia di COVID, mentre, quasi in parallelo, la guerra in Ucraina ha destabilizzato il quadro economico, politico e sociale a livello internazionale.
Cresciuti in uno scenario di incertezza, i Millennials sono però anche una generazione altamente tecnologica, figlia della globalizzazione, che si sente “cittadina” del mondo e che, anche per questo, vuole fare la sua parte per cercare di cercare di migliorare le cose, soprattutto sul fronte ambientale3.
Come si riflette il vissuto dei Millennials in ambito finanziario?
Tecnologici e ambientalisti: chi sono i nuovi investitori
Nonostante le difficoltà ad avere redditi stabili e carriere dinamiche a causa della profonda trasformazione del mercato del lavoro dopo le crisi finanziarie del 2008 e 2012, ci si aspetta che i Millennials (ma anche la successiva Generazione Z) rappresenterà la generazione più dirompente dal punto di vista delle economie, dei mercati e dei sistemi sociali a livello globale4.
Nei prossimi anni, infatti, si attende il più grande trasferimento di ricchezza di sempre dalle precedenti generazioni: i Millennials si troveranno così a gestire l’eredità dei loro predecessori accumulata in decenni di benessere sostanziale, oltre che i propri redditi.
Cambieranno, probabilmente, anche le modalità degli investimenti, per effetto di un vissuto che accomuna i Millennials in Europa (al netto delle specificità dei singoli Paesi).
Innanzitutto, l’uso della tecnologia: sebbene i Millennials siano nati in un mondo ancora analogico, hanno imparato presto ad utilizzare le nuove tecnologie non solo per motivi lavorativi, ma anche per il tempo libero. Questo li ha portati ad essere predisposti, se non abituati, ad un alto grado di personalizzazione nelle scelte che riguardano acquisti e consumo in ogni ambito della vita, anche quello finanziario.
Secondo aspetto comune è la consapevolezza che non basta risparmiare5, ma bisogna anche gestire in modo efficiente i risparmi, affidandosi anche a degli intermediari o, comunque, a dei professionisti, vista la scarsa alfabetizzazione finanziaria che connota i Millennials, seppur in misura minore dei Boomers.
Terzo tratto peculiare di questa generazione è l’attenzione verso l’impatto ambientale, sociale e di corretto governo d’impresa degli investimenti (ESG). Secondo una ricerca di Morgan Stanley Institute for Sustainable Investing6, il 95% dei Millennials appartenenti agli High Net Worth Investors è interessato agli investimenti responsabili e che il 57% ha concretamente modificato il proprio portafoglio per rispettare i criteri ESG. Soprattutto tra le donne, sempre più protagoniste del mercato finanziario, cresce l’interesse verso le tematiche sociali, oltre che ambientali.
Non solo previdenza: cosa si aspettano i Millennials dagli investimenti
Gli impatti di COVID sono ancora difficili da cogliere, ma di sicuro la pandemia, oltre alla maggiore vulnerabilità, ha generato un maggiore senso di responsabilità verso gli altri.
Come emerge dallo studio di Deloitte7, la reazione alla pandemia è stata comunque di accrescere il proprio ruolo positivo nella società, con una maggiore attenzione a supportare le attività produttive locali e il maggior rispetto per l’ambiente.
Inoltre, dopo COVID, sembra che si stia consolidando una maggior attenzione alla qualità della vita che sta portando a nuove dinamiche nel mercato del lavoro: i lavoratori sono più orientati a scegliere o proseguire la propria carriera non solo in base al reddito che possono ricavarne, ma anche al benessere psico-fisico.
Questa attitudine potrebbe riflettersi anche nella ricerca di investimenti che non siano rivolti solo al raggiungimento di obiettivi futuri, ma anche a garantire la realizzazione di progetti nel breve e medio periodo.
In questo contesto, la pensione resta certamente una delle ragioni per cui i Millennials gestiscono i loro risparmi, ma non è l’unica. La prospettiva di un vitalizio più povero rispetto a quella dei propri genitori è senz’altro una delle principali preoccupazioni non solo dei diretti interessati ma anche delle istituzioni, tanto che l’Europa sta intervenendo con una forma di previdenza europea.
Tuttavia, per una generazione in cui l’età pensionabile si allunga, la gestione della ricchezza diventa importante anche nel corso della vita stessa e non solo per il futuro post lavorativo.
Avere un patrimonio su cui contare per dare stabilità al proprio progetto di vita in uno scenario che cambia costantemente, per i Millennials diventa un’esigenza forte quanto quella di tutelarsi sul fronte previdenziale. Da parte loro, questi investitori hanno il vantaggio del fattore tempo, perché un orizzonte lungo di investimento consente anche ai piccoli risparmiatori di valorizzare il proprio capitale, senza incidere eccessivamente sul bilancio famigliare8.
La risposta a queste esigenze può arrivare da soluzioni che tengano conto dei bisogni di tutela e di investimento, capaci di accompagnare i Millennials nell’evoluzione del loro life-cycle.
1. “Quanti (e dove) sono i Millennials nel mondo? Tutto in una infografica”, Il Sole 24 Ore, 2 novembre 2021
2. “Workforce generational changes”, European Commission
3. “Deloitte’s Gen Z and Millennial Survey reveals two generations striving for balance and advocating for change”, Deloitte
4. Eleonora Isaia, Massimo Giorgini, “Millennial e Gen-Z: comportamenti finanziari, sostenibilità e tecnologia”, Quello che conta
5. “Striving for balance, advocating for change”, Deloitte, 2022
6. “Swipe to invest: the story behind millennials and ESG investing”, MSCI, marzo 2020
7. “The Deloitte Global Millennial Survey 2020”, Deloitte, 2020
8. Meagan Andrews, “What The Rise Of The Millennial Investor Means For A Sustainable World”, Forbes, 8 febbraio 2021