Ogni attività imprenditoriale aspira a generare utili nel tempo con prodotti e servizi che puntano a soddisfare i bisogni dei clienti e di conseguenza consolidare la propria presenza nel mercato.
Per investire e sviluppare il proprio progetto, le aziende hanno bisogno di credito che può arrivare sia dal tradizionale sistema bancario, sia dal mondo finanziario, a cui restituiscono poi un rendimento.
Per gli investitori, l’economia reale rappresenta così uno strumento per diversificare il proprio portafoglio, soprattutto per la presenza di realtà che, pur operando in settori variegati, condividono la stessa caratteristica, ovvero l’elevata crescita.
Si tratta delle imprese “high growth”, espressione inglese che identifica quelle società, quotate e non, che presentano tassi di crescita degli utili superiori alla media di settore, anche in controtendenza rispetto alla congiuntura economica, e che hanno grandi potenzialità di crescita nel futuro.
Come si riconosce un’impresa high growth? E possono rappresentare un’opportunità di investimento anche in periodi di volatilità?
Adattabilità e stabilità: le caratteristiche delle aziende high growth
In letteratura sono stati diversi i tentativi di definire i parametri che caratterizzano le imprese high-growth. Un punto fermo nella classificazione univoca è arrivata nel 2007 da Eurostat e OCSE1, che definiscono le aziende high-growth come “le imprese che, avendo almeno 10 addetti all’anno iniziale, hanno sperimentato un tasso di crescita medio annuo degli addetti e/o del fatturato superiore o uguale al 20% su un orizzonte di tre anni”. All’interno del gruppo delle imprese ad alta crescita si possono individuare le high-growth mature e le gazzelle, ovvero le imprese giovani con meno di 5 anni di attività al termine del periodo di crescita.
Una delle sfide più interessanti per gli economisti è stata quella di individuare i caratteri comuni, se non addirittura predittivi, delle imprese high-growth.
Secondo una delle analisi più accreditate2, si possono distinguere innanzitutto due proprietà fondamentali: rapido adattamento e stabilità.
Le imprese che riescono ad adattarsi rapidamente ai cambiamenti e a cogliere le nuove opportunità emergenti, grazie ad una gestione flessibile dei processi decisionali, di conseguenza hanno la possibilità di implementare nuove tecnologie, entrare in nuovi mercati, esplorare nuovi modelli di business, ricercare e sviluppare nuove risorse e prodotti, diventando high-growth.
Questa capacità di adattamento, che implica una grande flessibilità, potrebbe sembrare in contrasto con l’altra caratteristica, quella della stabilità. Questo termine, in realtà, identifica non tanto la staticità, quanto la capacità di costruire un sistema interno, basato sulla condivisione di valori e cultura aziendale, che, anche nella turbolenza, permette di focalizzarsi sul proprio obiettivo. In questo senso, le imprese high-growth evitano, ad esempio, disinvestimenti drastici, preferendo la riallocazione graduale delle risorse da un business in declino ad uno con maggiore probabilità di successo e redditività. Inoltre, sviluppano politiche virtuose per attrarre e trattenere i migliori talenti, formandone le capacità professionali in modo da affrontare i cambiamenti di business che si dovessero rendere necessari.
Stabilità si traduce anche in affidabilità per i clienti: anche in periodi di turbolenza, le strategie corporate rimangono invariate, mantenendo solida e affidabile la customer base e conservando nel tempo l’alta performance che le contraddistingue.
Grazie alla capacità di adattamento e stabilità, le imprese high-growth riescono ad individuare prima degli altri le potenzialità di sviluppo di determinati settori e, potendo contare sui migliori talenti, costruiscono posizioni di leadership in ambiti ad alto potenziale di crescita.
Aziende high-growth innovative, tecnologiche, sostenibili
Sebbene il mondo delle imprese high-growth sia eterogeneo, per la dimensione e per i settori in cui queste aziende operano, si possono individuare almeno tre elementi chiave che ne definiscono l’identikit.
L’innovazione, innanzitutto, è un fattore distintivo di queste aziende, perché proprio la capacità di introdurre elementi di novità nel prodotto, nel servizio, nella gestione, consente loro di acquisire vantaggi competitivi rispetto ai competitor, o addirittura di aprire nuovi mercati, diventando leader del settore di riferimento.
Secondo elemento è l’alto contenuto tecnologico e digitale. Grazie ad investimenti diretti verso la Ricerca e lo Sviluppo, queste imprese, infatti, riescono ad applicare la tecnologia ai propri processi e prodotti, migliorare la customer experience attraverso l’analisi di big-data, superare i confini locali del loro raggio d’azione. Questo le rende più performanti rispetto a competitor meno tecnologici e crea un vantaggio competitivo che è difficile da colmare anche nel lungo periodo, vista la mole di investimento e le competenze altamente specializzate necessarie per colmare il gap.
Terzo elemento è l’approccio sostenibile, divenuto determinante negli ultimi anni. Le grandi problematiche ambientali, a partire dal cambiamento climatico, ma anche l’accentuarsi delle diseguaglianze sociali dopo Covid, hanno acceso i riflettori dell’opinione pubblica sulla sostenibilità, rimasta fino a pochi anni fa appannaggio dei “tecnici”. In questo scenario, si sono aperte nuove nicchie di mercato in cui, chi riesce a sviluppare soluzioni attente all’ambiente e all’impatto sociale, grazie anche alle tecnologie a disposizione, acquisisce credibilità e leadership in settori sempre più strategici per il futuro.
Alla luce di questi tre elementi, si possono individuare settori d’elezione delle imprese high-growth. Se prima della diffusione dei computer e dell’accesso ad Internet poi, erano considerate ad alto potenziale le aziende tecnologiche operanti nei settori dell’hardware, del software e delle telecomunicazioni, oggi, imprese high-growth si collocano nell’ambito della mobilità elettrica, nella space economy, della medicina e farmaceutica (soprattutto dopo Covid), del commercio globale.
Queste realtà, opportunamente individuate e selezionate, rappresentano un’occasione di diversificazione del portafoglio di investimento, strategia fondamentale per affrontare momenti di alta volatilità dei mercati, riducendo i rischi e aumentando la possibilità di raggiungere gli obiettivi di rendimento nel medio e lungo periodo.
1. “Eurostat − OECD Manual on Business Demography Statistics”, Commissione Europea
2. Rita Gunther McGrath, “How the Growth Outliers Do It”, Harvard Business Review, 2012