Non solo rendimento, ma anche ricerca di un ritorno positivo su ambiente, società, temi globali o locali. Si può riassumere così la ratio dell’Impact Investing, espressione coniata nel 2007 dalla Rockfeller Foundation proprio per indicare gli investimenti fatti con l’intenzione di generare un ritorno sociale o ambientale, oltre che finanziario.
Il termine ha avuto poi una grande diffusione a livello globale, così come è in continua crescita il valore degli investimenti fatti con questa finalità.
Secondo l’International Finance Corporation nell’ultima edizione del report “Investing for Impact: The Global Impact Investing Market 2020”1, nel 2020 si è raggiunto un totale di 2.281 miliardi di dollari investiti a impatto, pari a circa il 2% degli asset gestiti a livello globale.
Impact Investing e ESG sono la stessa cosa?
Spesso sono utilizzati come fossero sinonimi, soprattutto tra i non addetti al lavoro, ma Impact Investing ed ESG sono in realtà concetti diversi, seppur afferenti allo stesso ambito.
L’acronimo ESG (Environmental, Social, Governance) è il criterio che definisce, in linea generale, l’approccio di investimento vocato alla sostenibilità. In questo senso, ESG fa riferimento alla cornice entro cui si muove l’investimento.
Altra cosa è la modalità con cui perseguire l’obiettivo della sostenibilità, campo in cui rientra l’Impact Investing.
Una delle strategie principali adottate storicamente è stata quella dell’esclusione, ovvero togliere dagli asset potenziali destinatari di investimenti quelli che hanno a che fare con temi non sostenibili (ad esempio tabacco, combustibili fossili).
Oltre all’esclusione, si è cercato anche di affinare una strategia che andasse a sostenere chi proattivamente crea impatti positivi: da qui nasce l’Impact Investing, che è quindi una modalità di investimento fatta in imprese, organizzazioni, fondi che puntano a generare impatti sociali o ambientali positivi e misurabili, oltre ad un ritorno finanziario.
Semplificando, si potrebbe dire che ESG rappresenta la cornice entro cui si muove l’Impact Investing.
Le caratteristiche dell’Impact Investing
Sono tre i fattori che caratterizzano gli investimenti ad impatto.
Innanzitutto, ci deve essere l’intenzione. Di fatto l’Impact Investing cerca di allineare i valori dell’investitore con l’allocazione del proprio capitale: per questo, l’oggetto perseguito dalla realtà oggetto di investimento deve essere di natura sociale o ambientale, coerentemente con i valori dell’investitore. Le tematiche affrontate hanno ampio respiro: la giustizia sociale, la salvaguardia dell’ambiente, la riduzione delle diseguaglianze.
Per raggiungere gli obiettivi di un impatto positivo in questi ambiti, l’investitore può scegliere attività finanziarie come private equity, venture capital, obbligazioni, titoli a debito, reddito fisso per sostenere attività che si occupano di energia rinnovabile, salute, educazione, housing sociale, agricoltura sostenibile.
L’analisi del Global Impact Investing Network (GIIN)2, che sottopone periodicamente un questionario a un consistente campione di investitori impact (nel 2020, 294 soggetti che, messi insieme, gestiscono asset pari a 404 miliardi di dollari), evidenzia che il 57% degli intervistati detiene titoli legati all’agricoltura e all’alimentazione e il 54% ha intenzione di incrementarli nei prossimi cinque anni. Circa la metà degli intervistati ha investito anche nella sanità, ma la percentuale potrebbe aumentare dopo COVID.
Altro elemento chiave che caratterizza l’Impact Investing è la misurabilità degli effetti positivi delle realtà oggetto di investimento. Si tratta di uno degli aspetti più complessi, una vera e propria sfida quando si parla di sostenibilità. Per orientare gli investitori, la cornice di riferimento è costituita dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) fissati dalle Nazioni Unite con l’Agenda 2030, per i quali si possono fissare strategie e target misurabili attraverso metriche oggettive, numeriche e confrontabili.
Importante anche il lavoro che sta facendo l’Europa sulla tassonomia degli investimenti sostenibili, per la creazione di un linguaggio comune relativo alla sostenibilità, anche in vista di un trend crescente di investitori sempre più interessati a dare un proprio contributo allo sviluppo sostenibile.
Il movimento a livello internazionale per definire parametri univoci e confrontabili ha facilitato il lavoro di misurazione degli obiettivi di sostenibilità, tanto che nel 2020, dei 2mila miliardi di investimenti in Impact Investing, 636 miliardi di dollari sono quelli il cui impatto viene non soltanto dichiarato ma anche misurato seguendo standard riconosciuti: si tratta della cifra più alta mai rilevata.
Terzo elemento, infine, per l’Impact Investing, è il rendimento, che lo contraddistingue da iniziative filantropiche. Contrariamente all’idea molto diffusa in base alla quale ci sarebbe una sorta di trade-off tra rendimento e sostenibilità, sono ormai molte le evidenze che attestano che investire in asset con impatto positivo su ambiente e società porta anche a rendimenti positivi.
Un’analisi pubblicata nel 2015 dal “Journal of Sustainable Finance & Investment”3 ha preso in esame, ad esempio, i dati di ben 2.200 pubblicazioni scientifiche: di questi, oltre il 90% ha rilevato che l’attenzione ai fattori ESG – come l’Impact Investing – abbia un impatto positivo o nullo sulle performance finanziarie.
Anche Morningstar sottolinea che “gli studi sulla famiglia di indici ESG di Morningstar mostrano che l’88% ha sovraperformato i benchmark tradizionali corrispondenti negli ultimi cinque anni (al 31 dicembre 2020). Un dato ancora più rilevante è che oltre il 90% ha protetto di più gli investitori nelle fasi di ribasso nel periodo considerato, incluso il terribile primo trimestre 2020 che è stato caratterizzato dal crollo dei mercati per lo scoppio della pandemia di Covid-19”4.
Ovviamente ciò non significa che gli investimenti sostenibili, come l’Impact Investing, siano resilienti in qualunque condizioni di mercato, ma rappresentano una buona opportunità per diversificare il proprio portafoglio, oltre che generare un impatto positivo per società e ambiente, andando anche a sostenere la crescita a livello globale.
Al di là delle specificità, l’Impact Investing è una delle prove più tangibili di come il settore finanziario, in cui operano le compagnie assicurative come investitori istituzionali, possa esplicare un ruolo sociale, contribuendo ad uno sviluppo globale sostenibile.
1. “Investing for Impact: The Global Impact Investing Market 2020”, International Finance Corporation, luglio 2021
2. Dean Hand, Hannah Dithrich, Sophia Sunderji, Noshin Nova, “2020 Annual Impact Investor Survey”, The GIIN, 11 giugno 2020
3. Gunnar Friede, Timo Busch, Alexander Bassen, “ESG and financial performance: aggregated evidence from more than 2000 empirical studies”, Taylor & Francis Online, 15 dicembre 2015
4. Sara Silano, “Gli effetti desiderati (e non) dei criteri ESG sulla Borsa Usa”, Morningstar, 26 novembre 2021