La necessità di contenere la spesa pubblica ha portato negli anni, in tutta Europa, ad una razionalizzazione delle prestazioni sanitarie accessibili gratuitamente da tutti i cittadini, a fronte di una domanda di cura che è però in aumento. La crescita dell’aspettativa di vita, infatti, porta con sé anche un peggioramento dello stato di salute della popolazione, in particolare per l’incremento delle malattie croniche.
Ciò significa che c’è una richiesta di prestazioni sanitarie che deve fare i conti con i limiti necessariamente imposti alla spesa pubblica, con l’effetto di andare ad aumentare i tempi di attesa per accedere a prestazioni sanitarie pubbliche. Ecco perché molti si rivolgono alla sanità privata, utilizzando risorse proprie soprattutto per visite ed esami specialistici.
In questo contesto, però, rischia di essere penalizzata la prevenzione, in quanto i costi della sanità privata e i lunghi tempi di attesa di quella pubblica non consentono a tutti di accedere a prestazioni che potrebbero invece essere fondamentali per accelerare i tempi della diagnosi e, quindi, della cura.
NOVIS, compagnia assicurativa europea specializzata nel ramo vita, ha cercato di colmare il gap di protezione in ambito sanitario, in linea con la sua naturale vocazione a dare risposta ai bisogni emergenti, grazie alla sua soluzione, Safety Life Plus.
Secondo opinion, come funziona il servizio di Safety Life Plus
Safety Life Plus è la polizza Temporanea caso morte (Tcm), che prevede il pagamento ai beneficiari di un capitale assicurato in caso di decesso dell’assicurato. Valore aggiunto di questa soluzione è quello di avere in un unico contratto anche coperture complementari per i casi di:
- invalidità totale permanente da infortunio o malattia;
- diagnosi di malattia oncologica;
- perdita totale di autosufficienza.
Partendo dall’analisi dei bisogni delle persone, inoltre, NOVIS ha anche previsto l’accesso ad un servizio particolarmente utile nel momento in cui si affronta una malattia, ovvero quello della second opinion o secondo parere medico: al manifestarsi di qualunque evento tra quelli coperti dalle garanzie attivate, l’assicurato può infatti avvalersi della consulenza di personale sanitario in merito alla diagnosi ricevuta.
Il servizio viene fornito da NOVIS attraverso la partnership con MediGuide, realtà che si occupa di offrire risposte mediche e assistenza a fronte di diagnosi o problemi di salute che generano grande preoccupazione nelle persone.
I pareri medici forniti da MediGuide sono valutati da personale sanitario che opera nei principali centri medici a livello internazionale. Il processo è veloce ed efficiente ed inizia con una telefonata: nell’arco di 10 giorni dall’invio della richiesta, viene redatta la diagnosi ed il piano di trattamento dal team multidisciplinare di esperti, senza costi out of pocket. Il case manager che segue il caso specifico contatta quindi la persona che ha attivato il servizio di second opinion, e la aiuta ad orientarsi nel sistema sanitario e durante i trattamenti di cura.
Secondo i dati del 2022 di MediCare, tra i servizi di secondo opinion forniti nel 3,2% delle valutazioni fatte è stata cambiata la diagnosi, mentre nell’88,23% dei casi c’è stato addirittura un cambio nella cura.
Second opinion, l’importanza della prevenzione
Una diagnosi particolarmente negativa può creare sconcerto e lasciare nella paura la persona che la riceve e la sua famiglia. Oltre ai timori per lo stato di salute, ci può essere un senso di solitudine rispetto a qualcosa che non si conosce. Per questo, un secondo parere medico può essere importante per confermare diagnosi e trattamento, facendo sì che la persona intraprenda in modo più consapevole la cura, ma anche per verificare la correttezza delle diagnosi e del piano di intervento previsto, laddove si possano individuare strade alternative.
Allo stesso modo, ci sono problematiche di salute a cui è difficile attribuire un nome, perché non ci sono ancora screening o test. In questo caso, la second opinion diventa addirittura fondamentale per arrivare più rapidamente ad una diagnosi.
Particolarmente significativi sono alcuni casi studio, legati ad esempio al tumore all’ovaio, di cui c’è ancora scarsa consapevolezza e a cui è dedicata la Giornata Internazionale dell’8 maggio. A livello internazionale, le opzioni di screening disponibili sono piuttosto limitate e per lo più accessibili solo alle donne considerate a rischio più elevato. Le donne a rischio più elevato sono quelle con una significativa anamnesi familiare di tumore della mammella o dell’ovaio, o con una predisposizione genetica nota, come la sindrome di Lynch o le mutazioni del gene BRCA.
Per questo, solo il 20% circa dei tumori dell’ovaio viene individuato in stadio precoce. Il resto della popolazione femminile mondiale fa affidamento sul riconoscimento dei sintomi che spesso però si presentano in modo subdolo o non si presentano affatto fino a quando il tumore non è in stadio avanzato. Per questo motivo, l’adeguatezza della diagnosi, della stadiazione e del trattamento è fondamentale per migliorare la prognosi a lungo termine.
Il servizio di second opinion di MediGuide, attivato attraverso Safety Life Plus, ha proprio questo obiettivo, come dimostrano due casi emblematici.
Due donne sui 40 anni, entrambe residenti in Europa, con diagnosi di tumore ovarico, si sono rivolte a MediGuide per un secondo parere. Il primo caso è stato esaminato presso il MassGeneral Brigham Hospital, un centro medico universitario di Harvard. Dopo un’attenta analisi da parte di una équipe di specialisti, alla luce della giovane età della paziente e del suo eccellente stato di salute, è stata raccomandata l’aggiunta di una chemioterapia adiuvante al trattamento post-operatorio per migliorare la sopravvivenza stimata a 5 anni e la prognosi a lungo termine.
Il secondo caso è stato esaminato presso il Los Angeles Medical Center (UCLA) della University of California. Come già avvenuto nel primo caso, una équipe di specialisti ha raccomandato il prolungamento della chemioterapia adiuvante post-operatoria da 3 a 6 cicli, sempre per migliorare la prognosi complessiva.
Una delle due diagnosi è considerata rara, in quanto rappresenta 5 diagnosi di tumore dell’ovaio su 100. In questo caso, l’équipe di Harvard ha consigliato di rivolgersi a 5 centri medici dell’Unione Europea (UE) specializzati in questo tipo di tumore raro per le cure e i test di follow-up, in quanto la paziente potrebbe non trovare questo livello di competenza presso l’ospedale locale.
I casi di MediGuide attivati grazie a Safety Life Plus dimostrano come il mondo assicurativo possa contribuire attivamente e positivamente alla tutela della salute, non solo attraverso i tradizionali servizi assicurativi di copertura delle spese sanitarie, ma anche facendosi promotore di iniziative per intervenire direttamente a migliorare tempi di diagnosi e accesso alle cure più appropriate.